martedì 10 novembre 2009

Michele Ferrante

Da anni è impegnato per la crescita di una coscienza ecologica e nonviolenta.
Oltre a raccolte di poesie, ha pubblicato i volumi: I rapporti spezzati (1991), Le pietre scartate (1996) e Lo sviluppo che stravolge (2002).
Negli ultimi tempi sta pubblicando degli opuscoletti monografici sui ognuno dei 12 Comuni vibratiani.


Radici



Siamo come alberi
con le radici sulla terra
e le foglie al vento.
Vogliamo acqua e luce
per vegetare, per portare
frutti come un melo.
Cittadino di queste terre
non vedi le tue radici
che seccano al sole,
non vedi le tue foglie
trascinate dal vento?
L’albero è caduto
per i mobili
del tuo salone vuoto
molti uomini sono caduti
per il possesso dei salotti.
Domani un altro albero
si leverà verso il cielo,
domani un altro uomo
che avrà ritrovato
le sue radici
si alzerà in piedi
per dire:
“Io appartengo alla terra”.


Tortore in volo



Un battito d’ali
e già sorvoli
la torre medioevale,
il vento ti sospinge
vorresti sfidarlo
tra i fumi e le polveri.
Non respiri
ed allora cerchi
aria pulita
sulle colline
e nei fossi.
Canti alla natura
incontaminata,
temi il piombo
dei cacciatori,
ti inchini in
corteggiamenti
esemplari.
Come le tortore
migliaia di
coscienze si
alzano in volo
verso spazi liberi,
naturali e
dall’alto mirano
la terra cruda
e violenta.


Sorgenti



Il sentiero entra nel bosco,
non vedi più il sole,
all’ombra dei faggi senti
un fresco tonificante.
L’odore di umido sul soffice
manto di foglie cadute,
ti appesantisce il passo,
vorresti fermarti e
percepire questi attimi.
Il bosco ti avvolge
dalla testa ai piedi,
gocce di rugiada
sui capelli,
un ramo ti ostacola
il cammino,
il cinguettio in sottofondo
ti rallegra.
Un ruscello sgorga rumoroso,
tra la folta vegetazione
e l’erba a foglie larghe.
Vorresti bere da queste
sorgenti limpide
che si creano tra la roccia
e la terra cruda,
allo stesso modo
degli uccelli e
degli altri viventi.

Nessun commento:

Posta un commento